Il regista obbligava l’attore a rispettare il testo drammaturgico e il suo autore. Il regista chiedeva, inoltre, all’attore di subordinarsi ad un progetto, di non collocarsi sempre al centro della scena, ma di occupare a volte il centro, a volte gli spazi laterali, di concepire la scenografia non come un insieme di oggetti su cui sedersi, ma come spazio autonomo.