Debutto: Roma, Teatro Valle, 3 marzo 1953
Regia | Vittorio Gassman e Luigi Squarzina |
Scene e costumi | Mario Chiari |
Produzione | Teatro d’Arte Italiano diretto da Vittorio Gassman e Luigi Squarzina |
Personaggi e interpreti
Enrico Rambelli | Franco Pastorino |
Elisa, sua sorella | Anna Proclemer |
Mauro Bartoli | Luca Ronconi |
Linda, sua sorella | Margherita Autuori |
Gianni | Luigi Vannucchi |
La madre di Enrico | Luisa Gassman |
Il padre di Enrico | Pietro Cesari |
Germanico Piana, preside | Vittorio Gassman |
Il professor Casalis | Gianni Cavalieri |
Il professor Clemente | Lucio Ardenzi |
Un professore di ginnasio | Mico Cundari |
L’ispettore generale Butti | Mario Feliciani |
Beniamino, bidello | Ferruccio Stagni |
Una contadina | Maria Zanoli |
Uno scolaro | Aristide Peraccini |
Un altro scolaro | Renato Mori |
Scritta da Squarzina, con la regia di Gassman, ottiene il premio Saint Vincent 1953 per la novità drammatica e uno strepitoso successo di pubblico e di critica che ne sottolinea la carica e la tensione drammatica dalla prima all’ultima scena e considera magistrali il taglio dell’azione, l’impostazione dei personaggi, la fermezza del linguaggio, l’esperta dosatura delle progressioni e la tecnica raffinata dei movimenti e dei colpi di scena. E’ una commedia aspra, ma vera con una denuncia precisa, che, però, mantiene una visione d’arte. Squarzina narra la storia di un allievo, Enrico, di famiglia povera che per potere accedere all’Università ha bisogno di una borsa di studio che però non gli sarà assegnata perché il suo preside, il gentiliano Piana, stronca la tesina da lui scritta in quanto contraria ai principi e all’insegnamento dello stesso preside Piana. Perciò Enrico si suicida, la sorella Elisa e il suo amico seminarista Mauro scoprono il motivo del suicidio e alla fine Mauro, per vendicare il suo amico, ingiustamente maltrattato, uccide il preside Piana. La commedia, dunque, avendo in mente la riforma Gentile come nodo ideologico e morale del Novecento italiano, pone l’accento sulla necessità della libertà nel rapporto educativo da preconcetti ideologici e da faziosità e, per converso, sull’esigenza di autonomia culturale degli allievi. Tre quarti di luna segna l’esordio come attore di Luca Ronconi.
(A proposito dell’incontro con Ronconi al Burcardo o alla Biblioteca Nazionale)
“Comunque sia mi incuriosì e mi piacque, aveva le fisique du role e sapeva recitare bene, per lui fu l’inizio di una grande carriera. Luca ha lavorato come me per circa sette anni, in spettacoli importanti, come Lorenzaccio, Romagnola, J.B., La congiura, ecc.”.
Luigi Squarzina
Tratto da E. Testoni, Dialoghi con Squarzina, Firenze, Le Lettere 2015, p. 109