Ciascuno a suo modo

Debutto: Torino, Teatro Carignano, 9 ottobre 1961 (filmato RaiTeche)

Regia Luigi Squarzina
Regista assistente Paolo Giuranna
Scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Produzione Teatro Stabile di Genova

Personaggi e interpreti

Il dramma vero

La Moreno, che tutti sanno chi è Paola Mannoni
Il barone Nuti Claudio Camaso

La commedia sul palcoscenico

Delia Morello Lydia Alfonsi
Michele Rocca Turi Ferro
La vecchia signora Donna Livia Palegari Karola Zopegni
Primo vecchio amico / invitato Nico Pepe
Secondo vecchio amico / invitato Pier Paolo Porta
Il giovane sottile / invitato Giorgio De Virgiliis
Primo giovane annoiato / invitato Antonio Meschini
Secondo giovane annoiato / invitato Emilio Cappuccio
Prima giovane signora / invitata Carla Greco
Seconda giovane signora / invitata Dina Braschi
Doro Palegari, figlio di Donna Livia Palegari / invitato Mario Valdemarin
Diego Cinci, suo giovane amico / invitato Alberto Lionello
Filippo, vecchio cameriere / invitato Vittorio Penco
Francesco Savio, il contraddittore / invitato Arnaldo Ninchi
Il suo amico Prestino / invitato Eros Pagni
Il maestro di scherma / invitato Arrigo Forti

I momentanei nel ridotto del teatro

Il direttore del teatro Gino Bardellini
Lo spettatore intelligente Paolo Giuranna
La donna dei palchi Nuccia Stancanelli
Spettatori favorevoli Giorgio De Virgiliis
Ugo Fangareggi
Carla Greco
Nuccia Stancanelli
Spettatori contrari Franco Aloisi
Dina Braschi
Giulio Brogi
Arrigo Forti
Giancarlo Fortunato
Pasquale Moruzzo
L’amministratore della Compagnia Luigi Carubbi
I critici drammatici Franco Carli
Adolfo Fenoglio
Enrico Ardizzone
Luigi Carubbi
Un vecchio autore fallito Vittorio Penco
Un letterato che sdegna di scrivere Pier Paolo Porta
Lo spettatore pacifico Nico Pepe
Lo spettatore mondano Gualtiero Isnenghi
Quello che si spicca Guido Marchi
Altre spettatrici Elvira Cortese
Rita Di Lernia
Fiorella Prandi
Emanuela Fallini
Miranda Poggi
Sandra Rivadossi
Altri spettatori Mario Gallo
Francesco Morillo
Gianni Bertoncini
Un cronista Emilio Cappuccio
Un usciere Luigi Dameri
Un altro usciere  Nino Bellet
Una maschera  Laura De Marchi

Squarzina realizza uno spettacolo rappresentato in Italia solo due volte per la complessità del testo e la copiosità degli attori (ben quarantatre), proponendo le più rilevanti scelte innovative rispetto alle altre messinscena pirandelliane. Supera la tradizionale interpretazione pirandelliana dell’antitesi tra “vita” e “forma”, “apparenza” e “sostanza”, “razionale” e “irrazionale” e propone una visione nuova di Pirandello, non più tanto relativistica, ma quantistica, probabilistica, testimoniata dal senso dell’alea espressa soprattutto dagli intermezzi. Sottolinea, quindi, la contiguità con i futuristi: la commedia come happening, però replicabile ogni sera, il prolungamento dell’azione scenica in platea, la presenza provocatoria dell’autore in teatro, il coinvolgimento del pubblico nella recitazione, il nonsense dadaista, l’aleatorietà della scrittura, il teatro come strumento per fare esplodere le contraddizioni.

Ma il regista sa bene che Pirandello non può essere ascritto all’avanguardia futurista benché civetti con essa, per lui si può parlare di manierismo al quale dà spazio nello spettacolo specie con riferimento all’autoironia pirandelliana.

Sul piano spettacolare Squarzina riproduce con accuratezza la messinscena della prima assoluta di Ciascuno a suo modo del 23 maggio 1924 al Teatro Filodrammatici di Milano con l’ambientazione e i costumi degli anni Venti e per ottenere un’efficace visualizzazione della partecipazione del pubblico, si inventa un girevole che ruota con il movimento del pubblico che, perciò, ad un certo punto si immette nel palcoscenico.

La critica e il pubblico accolgono lo spettacolo trionfalmente; Squarzina riceve il Premio San Genesio per la regia e il Teatro Stabile di Genova il Premio internazionale Pirandello per il miglior spettacolo pirandelliano.

Il regista accompagnerà, poi, la messinscena con il saggio “Pirandello e la maniera: Ciascuno a suo modo e il teatro totale delle avanguardie” che costituisce una matura elaborazione concettuale e, successivamente, nel 1983-84, dedicherà al testo pirandelliano un corso monografico al DAMS di Bologna.

Il servizio Rai

Si ringraziano il teatro Nazionale – teatro Stabile di Torino e il teatro Nazionale di Genova per la concessione dell’utilizzo del materiale fotografico.