Prima trasmissione: RAI, Secondo Programma, 1975
Regia | Luigi Squarzina |
Personaggi e interpreti
Dante Gabriel Rossetti | Giorgio Albertazzi |
L’intervista ad un grande pittore e poeta della metà dell’Ottocento, fondatore del movimento preraffaellita, si trasforma subito in un dialogo vivace e brillante di alto livello culturale. Tra un whisky e l’altro la conversazione, pur mantenendo un tono ironico e leggero, tocca temi importanti dell’arte pittorica, della poesia, della società e della vita stessa: il recupero del Medioevo e del Rinascimento pittorico da parte dei preraffaelliti come rifiuto del macchinismo, del mostruoso sviluppo industriale; il disprezzo per l’arte ufficiale d’Accademia, imbalsamata ed ammuffita cui si contrappone la pittura nata dal sentimento, semplice, fedele al vero senza cerebralismi; la bellezza femminile come motore fondamentale della vita; l’azione collettiva rivoluzionaria contro l’ingiustizia sociale e per contro il tormento solitario dell’uomo che riceve sollievo solo dall’arte.
Non mancano, tuttavia, qualche battuta pungente come quella sui critici d’arte definiti da Rossetti “topi di fogna” o l’altra con cui Rossetti esplicita che l’impero inglese non ha il cuore ma soltanto le mandibole e l’apparato digerente.