Terrore e miseria del Terzo Reich

Debutto: Roma, Teatro Argentina, 30 ottobre 1978 (filmato RaiTeche)

Traduzione Emilio Castellani,
Federico Federici
Riduzione Luigi Squarzina
Regia Luigi Squarzina
Regista assistente Gianni Fenzi
Assistente alla regia Adriano Dallea
Scene e costumi Uberto Bertacca
Musiche Stefano Marcucci
Movimenti mimici e coreografici Angelo Corti
Produzione Teatro di Roma

Interpreti 

La compagnia Rosa Di Lucia
Ivo Garrani
Loris Peota
Gabriele Villa
Antonio Cascio
Relda Ridoni
Claudio Sora
Stefano Lescovelli
Adele Pellegatta
Anna Maestri
Vittorio Congia
Toni Ucci
Francesco Calogero
Stefano Angelone
Ernesto Colli
Maurizio Mattioli
Monica Ferri
Gianfranco Cercone
Marika Ferri

Il dramma, mai rappresentato in Italia, viene messo in scena non a caso qualche mese dopo il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. E’ un momento drammatico per l’Italia martoriata dalla violenza e dal terrorismo e la lettura di Squarzina tende a individuare analogie tra le condizioni della Germania nazista e i vari movimenti espressione di violenza e di sopraffazione che agiscono in quel periodo in diversi paesi e in primo luogo in Italia. Il regista avverte che la catastrofe non può essere considerata esclusivamente un prodotto dell’orribile società nazista, ma può riprodursi, sia pure in forme diverse, in qualsiasi altra società in cui l’autoritarismo finisca per soffocare la libertà e per manipolare le coscienze dei singoli e delle masse.

Quanto alla dinamica dello spettacolo, Squarzina riduce gli originari ventiquattro quadri del testo a sedici, assicurando l’unitarietà con il motivo dominante della lettura dei giornali e dell’ascolto della radio e con un’impostazione dello spettacolo che doveva essere divertente e insieme istruttiva. E il regista ci riesce accentuando la tecnica del montaggio e deformando satiricamente i personaggi fino a renderli vignette oppure fondendo le scene senza far prevalere il didatticismo sul divertimento.

Lo spettacolo ebbe un grande successo di critica e di pubblico e un corredo di studi sontuoso: le Note di regia, due saggi di grande spessore, un corso monografico al DAMS di Bologna e una mostra su Piscator e sul teatro della Repubblica di Weimar.

Il servizio Rai

Si ringrazia il teatro di Roma per la concessione dell’utilizzo del materiale fotografico.