Prima trasmissione: RAI, Radiodue, 23 dicembre 1995, ore 18.26
Da un racconto di Fëdor Dostoevskij.
Regia | Luigi Squarzina |
Assistente alla regia | Blanda Freni |
Riprese e montaggio | Pino Incardona |
Personaggi e interpreti
L’usuraio | Omero Antonutti |
La giovane | Marina Remi |
Il bottegaio | Alberto Ricca |
La zia giovane | Rita Pensa |
L’ufficiale | Pierluigi Giorgio |
L’ufficiale anziano | Andrea Lala |
Il dottore | Edmondo Tieghi |
Uno dei vicini | Alberto Ricca |
È la tragica storia di una giovanetta molto povera, orfana, sfruttata e picchiata dalle zie che la ospitano e vogliono venderla ad un bottegaio. La giovane si reca quotidianamente al banco dei pegni per impegnare i suoi oggettini di scarso valore in cambio di qualche rublo per sopravvivere, finché, rimasta senza alcuna risorsa, disperata, accetta la proposta di matrimonio dell’uomo del banco dei pegni, che, respinto e disprezzato dagli altri uomini, è profondamente innamorato di lei. Ma è un matrimonio di convenienza, non d’amore, ben presto corroso dai litigi, dalla diffidenza e dal silenzio, fino all’esito fatale. La giovinetta si uccide buttandosi dalla finestra e l’uomo rimane disperatamente solo.
La storia, drammatizzata da Squarzina per darle ritmo e vivacità, è raccontata dall’uomo del banco dei pegni con dolore e commossa partecipazione.