La sua parte di storia

Debutto: Welturauffürung (Prima mondiale), Wien, Volkstheater, 3 novembre 1958

Regia/Richtung Luigi Squarzina – Ernst Schoen
Scene/Bühnenbild Christof Heyduck
Costumi/Kostüme Maxi Tschunko

 Personaggi e interpreti

Patricia Taylor, Inspektorin der Stiftung
Ispettrice della Fondazione
Elisabeth Epp
Ezra Shaber, Ph. D., Sachberater der Stiftung
Consulente della Fondazione
Hans Rüdgers
Dave Fletcher, M.D., Leiter der ärztl. Mission
capo della missione sanitaria
Hannes Schiel
Gail Tibbett, M.D., seine Assistentin
sua assistente, membro della missione
Lotte Ledl
Constance, Krankenschwester
infermiera, membro della missione
Ingold Platzer
Der Wachtmeister der Carabinieri
Il Maresciallo
Otto Woegerer
Der Polizeischreiber
L’appuntato
Erich Margo
Der Sanitätsinspektor der Insel
L’Ispettore sanitario
Viktor Gschmeidler
Dr. Manuel Foddis, Gemeindearzt
medico condotto
Ludwig Blaha
Amsicora, Gemeindearchivar
archivista comunale
Heinrich Trimbur
Mical, Kohlenbrenner
carbonaio
Anton Gaugl
Virginia, Tochter des Postboten
sorella del postino
Paola Loew
Marru, Verwandter des Postboten
parente del postino
Sieghardt Rupp
Tascedda, Bettlerin
mendicante
Martha Hartmann
Tandeddu Fois Edgar Melhardt
Pietro Sanna Karl Blühm
Bannedda Campus Gerti Gunsam
Rita Gavoi Grete Wagner
Pontiano Monni, Schäfer
pastore
Walter Gynt
Burecca, Ausrufer
banditore
Julius Habermann
Zwei Männer
Due Uomini
Hans Normann
Franz Haas
Erster Carabiniere
Primo Carabiniere
Walter Langer
Jüngerer Carabiniere
Carabiniere più giovane
Kuty Mejstrik
Hilfsgendarm
Guardia giurata
Joe Trummer

Debutto italiano: Venezia, Teatro La Fenice, XXI Festival Internazionale del Teatro di Prosa, 26 settembre 1962.

Regia Gianfranco De Bosio
Scene Gianni Polidori
Costumi Luciano Spadoni
Commento sonoro Sergio Liberovici
Produzione Teatro Stabile di Torino

Personaggi e interpreti

Patricia Taylor, ispettrice della Fondazione Laura Adani
Ezra Shaber, consulente della Fondazione Osvaldo Ruggieri
Dave Fletcher, capo della missione sanitaria Gualtiero Rizzi
Gail Tibbett, sua assistente, membro della missione Carla Gravina
Constance, infermiera, membro della missione Wally Salio
l Maresciallo dei Carabinieri Carlo Bagno
L’appuntato Bob Marchese
L’Ispettore sanitario Mimmo Craig
Dr. Manuel Foddis, medico condotto Giulio Oppi
Amsicora, archivista comunale Franco Parenti
Mical, carbonaio Sandro Rocca
Virginia, sorella del postino Cecilia Sacchi
Marru, parente del postino Ferruccio Casacci
Tascedda, mendicante Ada Vaschetti
I barracelli Alessandro Esposito
Adolfo Bonomi
Gli agenti Roberto Bisacco
Renzo Rossi
Gli arrestati Carlo Baroni
Wilma Deusebio
Q. Massimo Foschi
Claudia Giannotti
Alfredo Piano
Corrado Valletta
Anna Maria Viazzo
Virgilio Zernitz 

Scritta tra il 1952 e il 1955, questo terzo lavoro drammaturgico di Squarzina racconta dell’inchiesta condotta dai carabinieri sull’omicidio di un postino avvenuto in un paesino sperduto della Sardegna in cui la giovane dottoressa Gail Tibbet, inviata con un’equipe da un’importante fondazione medica americana, si è generosamente impegnata a curare un’epidemia di poliomelite che ha colpito i bambini del luogo, conquistando la fiducia dei paesani. Ma Gail, dopo questo fatto di sangue, si autoaccusa di incitamento all’omicidio perché, avendo pubblicamente denunciato il postino di essersi impossessato dei soldi spediti a casa dagli emigrati ha scatenato la vendetta della gente che ha ucciso il postino. Solo alla fine Gail ritratta, dopo un altro delitto di vendetta e le forti pressioni delle autorità della fondazione accorse sul luogo per una cerimonia ufficiale debitamente pubblicizzata che premia l’operato della dottoressa e della stessa fondazione.

Alle vicende dei protagonisti fanno da sfondo evidenti e significative una società di pastori, del tutto emarginata da qualsiasi forma di sviluppo economico e la politica americana cinica ed arrogante degli anni cinquanta. La sua parte di storia vince il premio Pescara nel 1955, ma viene rappresentata per la prima volta non già in Italia, bensì al Volkstheater di Vienna nel novembre 1958, con la regia di G. O. Leutner e nel dicembre dello stesso anno a Düsseldorf. In Italia viene trasmessa come radiodramma nel 1958 dal Terzo programma della Rai, con la regia dell’autore. Finalmente messa in scena per la prima volta in Italia nel 1962 al Festival di Venezia dal Teatro Stabile di Torino con la regia di Gianfranco De Bosio.

“Volevo definire, in maniera naturalmente esemplificata, il rapporto tra l’onnipotenza americana degli anni cinquanta e la nullità dell’interno di un’isola tagliata fuori dallo sviluppo economico, sociale e culturale. Un mondo del tutto chiuso in se stesso dove le autorità costituite sono viste con sospetto e diffidenza”.

Luigi Squarzina

Tratto da E. Testoni, Dialoghi con Luigi Squarzina, Firenze, Le Lettere, 2015, p. 111

 

 

 

 

 

Si ringraziano lo studio Fotofilm e il teatro Nazionale – teatro Stabile di Torino per la concessione dell’utilizzo del materiale fotografico contenuto nell’archivio del teatro stesso.