Cinque giorni al porto 

Debutto: Genova, Politeama Genovese, 1 aprile 1969

Regia Luigi Squarzina
Regista assistente  Gianni Fenzi
Scene e costumi Gianfranco Padovani
Musiche Sergio Liberovici
Produzione Teatro Stabile di Genova

Personaggi e interpreti

A TORINO, 1923

Luigi Einaudi, professore di Economia e legislazione industriale Claudio Sora
Piero Gobetti Giancarlo Zanetti 
Un ispettore di polizia/studente Mario Marchi 
Studenti/studentesse Mara Baronti
Carla Bolelli
Gianpiero Bianchi
Alberto Carpanini
Gianni De Lellis
Edo Gari
Maurizio Manetti
Stefania Riccetti
Sebastiano Tringali

A GENOVA, 1900

I funzionari:

Il prefetto, Camillo Garroni Omero Antonutti 
Il conte Cioia, ispettore del ministero degli Interni Guido Lazzarini
Nicola Malnate, ispettore del porto Maggiorino Porta
Un delegato di pubblica sicurezza Mario Marchi

I politici:

L’onorevole Pietro Chiesa, socialista Camillo Milli 
L’onorevole Leonida Bissolati, socialista, direttore dell’”Avanti!” Maurizio Manetti
L’avvocato Antonio Pellegrini, repubblicano Claudio D’Amelio

Gli operai:

Ludovico Calda, tipografo Eros Pagni
Alessandro Buratti, parrucchiere, segretario della Camera del lavoro Edo Gari
Ricciotti Leoni, tipografo, segretario della Camera del lavoro Gianni De Lellis
L’operaio del molo tre Antonello Pischedda
L’operaio cattolico Vittorio Penco
Il carbunin Enrico Ardizzone
Il ferrà di Sampierdarena Piercarlo Beretta 
Il calafato Mario Faralli
L’operaio ubriaco Laerte Ottonelli
Un bambino Adelmo Taddei 
Un montanaro Gianpiero Bianchi
Delegati e operai delle varie leghe: Mara Baronti
Gianpiero Bianchi
Alberto Carpanini
Sandro Dal Buono
Renato Fassone
Edo Gari
Giorgio Grassi
Andrea Montuschi
Maggiorino Porta
Sebastiano Tringali
L’emigrante veneta Carla Bolelli

La borghesia:

Il finanziere Daniele Chiapparino
L’industriale Sandro Dal Buono
Il generale a riposo Luigi Carubbi
Il capitano di lungo corso Giorgio Grassi
La prima dama Mara Baronti
La seconda dama Stefania Riccetti
Il dandy Gianpiero Bianchi
Il primo confidente Mario Martini 
Il secondo confidente Mario Marchi

I giornalisti:

Luigi Einaudi, inviato della “Stampa” Claudio Sora
Un giornalista Alberto Carpanini

A ROMA, 1901

L’onorevole Giovanni Giolitti Guido Lazzarini
L’onorevole Sidney Sonnino Maggiorino Porta
L’onorevole Leonida Bissolati Maurizio Manetti
L’onorevole Pietro Chiesa Camillo Milli
L’onorevole Nicolò Fulci Luigi Carubbi
L’onorevole Edoardo Daneo Andrea Montuschi

Scritto insieme con Vico Faggi, nel 1968, racconta le vicende del primo sciopero generale, nel 1900, in una città italiana, Genova, per protestare contro la chiusura della Camera del Lavoro. La messinscena rientra nella programmazione degli spettacoli storico-dialettici ideati da Squarzina per il Teatro Stabile di Genova con i quali affrontare i nodi della storia dell’Italia e i grandi temi ideologici e politici. Per Squarzina è un ritorno al tipo di impegno ideologico e politico della Romagnola. Il testo e lo spettacolo sono straordinariamente contemporanei perché nel 1968-69 c’è un’accentuazione delle lotte operaie, di scioperi generali e di agitazioni.

La commedia ha come riferimento il modello del teatro-documento, basato su una ricca e attentamente vagliata documentazione, ma non mortifica gli elementi spettacolari, espressi nell’invenzione scenica d’apertura, cioè la narrazione dei fatti affidata ad una lezione universitaria di Luigi Einaudi del 1923, nell’animazione della scena nuda attraverso proiezioni di foto d’epoca e nella recitazione in lingua integrata da una recitazione in dialetto genovese.

Lo spettacolo suscita il grande interesse dei portuali di Genova che assistono all’anteprima e ottiene un grande successo di critica e di pubblico in tutta Italia nella sua lunga tournée di due anni. Riceve il Premio Saint-Vincent.

… fu forse uno dei miei migliori spettacoli, vivacizzato dalla proiezione di foto d’epoca: fra l’altro, per la prima volta, feci vedere in un ingrandimento la pittura che poi in seguito è diventata molto nota, “Il quarto potere”, che è al comune di Milano”.

Luigi Squarzina

Tratto da E. Testoni, Dialoghi con Luigi Squarzina, Firenze, Le Lettere 2015, p. 186

 

 

 

Si ringrazia il teatro Nazionale di Genova per la concessione dell’utilizzo del materiale fotografico.