Il berretto a sonagli

Debutto: Cesena, Teatro Comunale A. Bonci, 15 febbraio 1984

Regia Luigi Squarzina
Regista assistente  Adriano Dallea
Scene e costumi  Gianfranco Padovani
Musiche Paolo Terni
Produzione  Nando Milazzo

Personaggi e interpreti

Ciampa, scrivano del Cavaliere  Paolo Stoppa
Beatrice Fiorica, moglie del Cavaliere  Miriam Crotti
La Saracena, rigattiera Carla Calò
Fana, vecchia serva della famiglia  Rita Livesi
Fifì Labella, fratello di Beatrice Antonio Fattorini
Assunta La Bella, madre di Beatrice Anna Maria Bottini
Nina Ciampa, moglie dello scrivano Fiamma Trentanove
Il delegato Spanò Alberto Sorrentino

Squarzina ancora una volta propone una lettura innovativa. Libera la commedia dalla dimensione della sicilianità e dalla forma dialettale; la rende moderna ed europea, grazie anche all’interpretazione di Paolo Stoppa. Ciononostante non subordina l’impostazione dello spettacolo alla mattatorialità del protagonista che, in passate edizioni, mutilava il testo a proprio vantaggio. Squarzina mette in scena, in lingua, l’edizione quasi integrale della primitiva stesura dialettale, A’ birritta ccu’ i ciancianeddi, reintroducendo una serie di battute soppresse forse per autocensura perché esprimevano la rivolta della donna contro il dominio dell’uomo o perché infastidivano il primo attore. Viene così reintrodotta la scena dello scorpione che la protagonista crede di vedere tra le lenzuola e schiaccia, mentre sta per partire. 

L’originalità della lettura del regista si estende alla nuova configurazione di Ciampa, interpretato da uno straordinario Paolo Stoppa, che non è più il personaggio stereotipato di precedenti versioni, un ribelle represso, ma un intellettuale autodidatta dignitoso, lucidamente aggressivo e fermo nelle sue convinzioni, pur senza esagerazioni.

Anche questo spettacolo ottiene uno straordinario successo di critica e di pubblico.