Luigi Squarzina, 1922-2010, nato a Livorno da genitori romagnoli, si laurea nel 1945 a Roma in Giurisprudenza e si diploma in Regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Nel 1944 Moravia gli affida la riduzione teatrale degli Indifferenti. È assistente di Orazio Costa e di Guido Salvini, che nel 1950 lo fa vicedirettore del suo Teatro Nazionale. Nel 1951-52 ottiene una fellowship presso Alois Nagler al Drama Department della Yale University. Nel 1952-54 forma con Vittorio Gassman il Teatro d’Arte Italiano, che esordisce col primo Amleto integrale sulle scene italiane, nella sua traduzione e nella sua regia. È il primo direttore della Compagnia dei Giovani. Passato al teatro a gestione pubblica, dirige il Teatro Stabile di Genova (1962-76), con Ivo Chiesa, poi (1976-83) il Teatro di Roma all’Argentina, con spettacoli famosi e innovativi su testi di Goldoni, Molière, Pirandello, Shakespeare. È considerato il fondatore della regia critica. A Genova istituisce con Chiesa e Sandro d’Amico la Biblioteca-Museo dell’Attore. A Roma promuove eventi in tutta la città, dà vita al primo seminario teatrale integrato per adolescenti portatori di handicap, e a un laboratorio teatrale nel carcere di Rebibbia. Dal 1984 torna regista indipendente. Ininterrotto il suo contributo alla cultura teatrale, dalla direzione (1951-55) della sezione Teatro Drammatico della Enciclopedia dello Spettacolo, all’insegnamento universitario. È, con Umberto Eco, tra i fondatori del DAMS di Bologna (ordinario di Istituzioni di Regia), passa a Roma La Sapienza e poi a Roma Tre per Storia del Teatro e dello Spettacolo; viene nominato professore emerito (1998). Ha tradotto Shakespeare, Molière, Goethe, Shaw. È autore drammatico, L’Esposizione Universale (Premio Gramsci nel 1949), Tre quarti di luna (Premio Saint Vincent, 1953), La sua parte di storia (Premio Pescara,1955), Romagnola (Premio Marzotto, 1957), Emmetì, I cinque sensi, Siamo momentaneamente assenti, L’avventuriere onorato (dai Mémoires di Goldoni), di radiodrammi (Il pantografo), e di un originale televisivo, Lo Squarciagola. Ha scritto in collaborazione con altri Cinque giorni al porto, Otto Settembre, Rosa Luxemburg. È autore di poesie e racconti. Per la TV ha diretto Sartre, Camus e ricreato per il piccolo schermo vari suoi spettacoli. Ha contribuito con oltre trenta regie al rinnovamento della scena lirica, nei massimi teatri d’opera. Per il cinema ha scritto con G. De Bosio la sceneggiatura del Terrorista, ha recitato nel Caso Mattei di F. Rosi (Nastro d’argento come miglior attore esordiente). Ha ricevuto i maggiori premi, fino al Premio Feltrinelli per il Teatro, 1998, assegnato dalla Accademia dei Lincei, della quale è divenuto poi socio nazionale. I suoi saggi e le sue note di regia, rilevanti per l’influsso che hanno avuto sul teatro italiano del dopoguerra, sono in parte raccolti in Da Dioniso a Brecht, il Mulino, Bologna 1988; Questa sera Pirandello, Marsilio, Venezia 1990; Da Amleto a Shylock, Bulzoni, Roma 1995. Ha poi pubblicato Il romanzo della regia, duecento anni di trionfi e sconfitte, Pacini, Pisa 2005, in una collana diretta da Arnaldo Pizzorusso e Ezio Raimondi. Vedi infine la raccolta di scritti e vari materiali, L. Squarzina, La storia e il teatro, a cura e con introduzione di E. Testoni, Annali della Fondazione Istituto Gramsci, Carocci, Roma 2012.