Luigi Squarzina, 1922-2010, nato a Livorno da genitori romagnoli, si laurea nel 1945 a Roma in Giurisprudenza e si diploma in Regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.
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Pannello 2 – L’Esposizione Universale
In tre atti, è la prima commedia di Luigi Squarzina, scritta tra il 1945 e il 1948, vince il Premio Gramsci per il teatro nel 1949, in giuria, Eduardo de Filippo, Luchino Visconti, Vito Pandolfi, Paolo Stoppa, Stefano Landi.
Pannello 3 – Tre quarti di luna
È la seconda opera drammaturgica di Luigi Squarzina, scritta tra il 1949 e il 1952, ed è anche il secondo spettacolo, dopo il magistrale Amleto in versione integrale, prodotto dal Teatro d’Arte Italiano fondato dallo stesso Squarzina e da Vittorio Gassman per portare la cultura in palcoscenico.
Pannello 4 – La sua parte di storia
In questa sua terza opera, composta tra il 1952 e il 1955, Luigi Squarzina racconta dell’inchiesta dei carabinieri sull’omicidio di un postino di un paesino sperduto della Sardegna
Pannello 5 – Romagnola
Scritta tra il 1951 e il 1957, d’ispirazione e derivazione scespiriana e brechtiana, ha la struttura della kermesse, articolata, anziché in atti, in parti, divise in giornate, a loro volta ripartire in scene, seguendo una cronologia di eventi drammaturgici accaduti in posti diversi tra giugno 1942 e aprile 1945.
Pannello 6 – Cinque giorni al porto
Scritto con Vico Faggi (pseudonimo di Sandro Orengo) nel 1968, narra le vicende del primo sciopero generale, nel 1900, in una città italiana, Genova, per protesta contro la chiusura della Camera del Lavoro ordinata dal prefetto.