Troilo e Cressida 

Debutto: Genova, Sala Eleonora Duse, 19 novembre 1964 (filmato RaiTeche)

Versione per la scena Luigi Squarzina
Regia Luigi Squarzina
Assistente alla direzione artistica Paolo Giuranna 
Scene e costumi  Gianni Polidori 
Musiche Gino Negri
Produzione Teatro Stabile di Genova 

Personaggi e interpreti

I Troiani

Priamo, re di Troia Luigi Dameri 
Ettore, suo primogenito e comandante in capo Mario Erpichini
Eleno, figlio di Priamo Sandro Rossi
Paride, figlio di Priamo Gianfranco Ombuen
Troilo, figlio di Priamo Luigi Vannucchi
Enea, ufficiale Giancarlo Maestri
Calcante, scienziato passato ai Greci Enrico Ardizzone
Pandaro, zio di Cressida Camillo Milli
Alessandro, servo di Pandaro Gianni Fenzi 
L’attendente di Troilo Arnaldo Bagnasco
Un ufficiale del seguito di Paride Renato Romano
Margarelone, figlio bastardo di Priamo Carlo Quartucci
Andromaca, moglie di Ettore Margherita Guzzinati
Cassandra, figlia di Priamo Marzia Ubaldi 
Cressida, figlia di Calcante Paola Mannoni 

I Greci

Agamennone, comandante in capo dell’alleanza greca Gigi Pistilli
Menelao, suo fratello, generale Claudio Remondi 
Achille, generale Gastone Moschin
Ulisse, ammiraglio Claudio Gora 
Aiace, generale Eros Pagni
Nestore, alto maresciallo Alfredo Marchetti 
Diomede Omero Antonutti 
Patroclo Giancarlo Zanetti 
Tersite, giornalista Glauco Mauri
Un ufficiale mirmidone Giuliano Disperati 
Elena, moglie di Menelao rapita dai Troiani  Luisella Boni

Con questa rilettura di Shakespeare, che intende richiamare “le esperienze che tutti abbiamo vissuto, i pericoli che tutti corriamo”, ancora una volta Squarzina rende Shakespeare nostro contemporaneo. Qui raggiunge l’apice del rigore e della coerenza nella proposizione di un teatro di impegno civile e sociale, “un invito agli spettatori ad uscire dalla loro passività e a cercare nello spettacolo non solo e non tanto il piacere di una serata, ma un aiuto a capire e a vivere”.

Del testo di Shakespeare il regista propone una duplice attualizzazione. Un’attualizzazione del linguaggio grazie alla sua traduzione che, pur rimanendo sostanzialmente fedele al testo, lo modernizza con i neologismi e i modi gergali della lingua parlata. C’è, poi, un’attualizzazione visiva da conflitto mondiale: gli eroi greci in divisa kaki come i generali americani, quelli troiani in grigioverde, mitra ad armacollo e pistole. E ancora Elena in cappa di volpi bianche, Paride in smoking e spadino, Priamo in giacca da casa, Cressida in bikini, Achille che amoreggia con Patroclo in una roulotte, Troilo pilota d’aviazione, Tersite giornalista-paparazzo con macchine fotografiche al collo e Calcante scienziato passato al nemico. Così è colta appieno la feroce satira di Shakespeare sulla guerra di Troia, una guerra da operetta.

Il servizio Rai Teche

Si ringrazia il teatro Nazionale di Genova per la concessione dell’utilizzo del materiale fotografico.